mercoledì 29 aprile 2020

STEP #04

AI nella mitologia

Il mito di Talo
                                                                                                                                                         
Un giorno Zeus, invaghitosi di Europa, commissionò a Efesto l'incarico di costruire un guardiano che potesse proteggere l'isola di Creta, dove la fanciulla viveva con i suoi figli. Allora il dio del fuoco plasmò un grande gigante di bronzo, del tutto invulnerabile, che fu affidato al re Minosse, il quale gli ordinò di sorvegliare 'isola, bloccare coloro che giungevano nella sua terra e i cittadini che tentavano di abbandonarla senza il suo consenso. Il gigante sembrava invincibile, ma aveva un punto debole, la caviglia. Secondo la leggenda, durante la ricerca del vello d'oro, fu colpito proprio in quel punto da una freccia, e così morì.


Rileggendo il racconto in chiave moderna, la figura del gigante di bronzo sembra a tutti gli effetti un robot progettato ad un preciso scopo, capace di ragionare e prendere decisioni autonomamente, e quindi dotato di intelligenza artificiale, una automa al servizio del re che svolge un compito troppo arduo per qualsiasi uomo.

Riguardo personaggi mitici più moderni, in mezzo agli storici eroi dei fumetti che hanno accompagnato tante generazioni, vi sono anche macchine, robot, automi.
Tra questi, uno è  J.A.R.V.I.S. , acronimo che significa "Just A Rather Very Intelligent System". Si tratta di un sistema operativo avanzatissimo, dotato di personalità, ha conoscenze praticamente infinite, ed è al servizio del suo creatore, il miliardario Tony Stark (Ironman), del quale è l'assistente/maggiordomo. Conserva e protegge accuratamente dati e informazioni del suo proprietario, lo aggiorna sulle condizioni di salute e lo aiuta nella realizzazione delle armature e dispositivi ad alta tecnologia.

Il suo opposto Ultron, è un tipo di intelligenza artificiale ancora più evoluta: riesce addirittura ad assemblare delle componenti per costruire un proprio corpo. Arriva a creare una propria filosofia, riflette su questioni di carattere etico-morale, si convince addirittura che per salvare il pianeta sia necessario eliminare la razza umana, ritenuta inferiore. Potrebbe una macchina ribellarsi al proprio creatore, spingersi fino al punto di provare ad annientarla? Si può parlare di evoluzione? Questa rimane una delle principali preoccupazioni nel settore dell'AI, la possibilità di poter essere sostituiti, di diventare la "razza debole".


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